ARABIA SAUDITA: RUB' AL-KHALI "IL QUARTO VUOTO" E LE PISTE CAROVANIERE DEL NORD, VIAGGIO CON MICHELE DUTTO
Durata:
18 giorni dall'Italia / 17 notti in loco
Sistemazioni:
in Campeggio e Hotel
Trasporto:
fuoristrada 4x4 attrezzati per tutto il viaggio
Il viaggio:
1° giorno: VOLO DALL’ITALIA - RIYADH
Volo Italia - Riyadh, accoglienza all’aeroporto e trasferimento in Hotel.
Sistemazione in Hotel in BB
Dal 2° all’11° giorno: RUB’AL-KHALI - UMM AL HISH LAKE - AL HADIDA METEOR CRATER
Partenza da Riyadh per un trasferimento su strada asfaltata che ci porterà ai bordi del deserto del Rub’al-Khali
per poi addentrarci nei giorni successivi nell’esplorazione di questo
immenso erg di dune, il più grande deserto di sabbia al mondo, il Quarto
Vuoto ossia la quarta “parte” dopo cielo, terra e mare. Bacino
sedimentario allungato su un asse da sud-ovest a nord-est attraverso la
penisola araba, si estende in lunghezza per circa 1.000 km ed in
larghezza circa 500 per un’area totale di oltre 650.000 Km2 e le cui
propaggini si estendono fino agli Emirati Arabi, all’Oman ed allo Yemen.
Le
dune a volte sono isolate ed a volte formano dei lunghi cordoni
lasciando ai loro piedi veri e propri corridoi compatti e scorrevoli per
le nostre auto ma anche rischiosi con i suoi fesh fesh all’interno
delle sabkha, chiamati dai locali “sabbie mobili”…siamo nel bel mezzo
del Quarto Vuoto.
Dune a barcana, stellari o dalle forme più
variegate che possono essere alte fino a 250 metri talvolta
intervallate da piane di ghiaia ed anche da aree rialzate contenenti
gesso o argilla, dove si pensa ci fossero antichi laghi poco profondi.
Quest’ultimo tipo di terreno infatti, unitamente all’attuale presenza di piccoli laghi come Umm Al Hish,
ha fatto pensare che in due antichi periodi (da 6.000 a 5.000 anni fa e
da 3.000 a 2.000 anni fa) esistessero dei laghi formatisi grazie alle
piogge monsoniche che si riversavano più a nord ed a suffragio di questa
tesi sembra che ospitassero una varietà di flora e fauna come
ippopotami e bovini dalle lunghe corna, oltre a piccole lumache, piante e
alghe. Esistono anche prove di attività umane risalenti a 3000-2000
anni fa, compresi strumenti di selce scheggiati, ma non sono stati
trovati resti umani reali. Si pensa che le ultime piste carovaniere del
commercio di cammelli e incenso di età preislamica che lo attraversavano
nella parte più a sud siano diventate impraticabili nei primi secoli dC
a causa di una maggiore desertificazione e che ancora oggi sia
ampliamente inesplorato e disabitato (la prima esplorazione risale al
1931 ad opera di Bertram Thomas e qualche anno dopo di Herry Saint-John
Philby e Wilfred Thsiger). Nonostante questo paesaggio iperarido sembri
apparentemente privo di vita, varie forme animali e vegetali si sono ben
adattate tra cui anche l’orice bianco, un tipo di antilope e la
gazzella della sabbia, specie in via di estinzione reintrodotte ed oggi
protette nelle Riserve. La fauna comprende aracnidi (ragni e scorpioni) e
roditori, mentre le piante vivono in tutto il Quarto Vuoto. I ghepardi
asiatici, un tempo diffusi in Arabia Saudita, sono estinti a livello
regionale del deserto. Si ritiene che il Rub al-Khali si sia formato
circa due milioni di anni fa e geologicamente è il sito più ricco di
petrolio del mondo, i maggiori giacimenti si trovano nella parte
settentrionale e non si esclude che ci siano anche risorse idriche
sotterranee.
Spingendosi verso sud ovest le dune che prima erano
isolate ed anche “sole” si raccolgono in fila per formare dei lunghi
cordoni, si toccano tra di loro e poi si intrecciano fino ad
ammucchiarsi tutte insieme e creare un valico….al di là di questo
groviglio di creste maestose e anfiteatri, il deserto cambia i suoi
disegni e il mare di dune si calma e poco a poco diventano onde che
creano un ritmo più dolce.
Meteor Craters Al Hadida (“ferro”
in arabo) oggi ricoperto quasi interamente dalle sabbie dove -si stima
300 anni or sono- una meteorite con un’esplosione aerea pari a circa 12
kilotoni illuminò il cielo del Rub al-Khali, riferimento anche per chi
meno esperto di geologia sia curioso di capire cosa è successo e come
una meteorite possa provocare dei cambiamenti in un deserto. Osservando
con attenzione si intravedono le forme dei crateri e con un po' di
fortuna si possono vedere piccoli frammenti di meteorite.
Proseguiamo
lungo le piste che ci conducono ai margini del Rub al-Khali, le falde
acquifere hanno dato origine alle moderne oasi con coltivazioni e
irrigazioni a forma circolare...stiamo uscendo dal "quarto vuoto".
L'ultimo giorno rientro sulla strada principale per raggiungere Riyadh.
Sistemazione dal 2° al 10° giorno in campeggio in FB, l'11° giorno in Hotel in BB
12° giorno: HAIL
Partenza
da Riyad di primo mattino per la seconda parte di viaggio dove
visiteremo il nord del Paese. Lunga trasferta per arrivare alla città
oasi di Hail, oggi dedita prevalentemente alla coltivazione di
datteri e frutta, fu nel passato un punto di sosta tradizionale per le
rotte carovaniere che la attraversavano e per i pellegrini diretti alla
Mecca nonchè, nello scorso secolo, di viaggiatori stranieri tra cui
Gertude Bell (1914), seconda donna occidentale a visitare la città (dopo
Lady Anne Blunt). Qui visse anche Hatim al-Tai, un poeta arabo noto nel
mondo arabo ma anche indiano per la grande generosità e la cui tomba è
ricordata nelle "Mille e una notte". Grazie alla sua posizione
strategica vennero costruiti edifici fortificati tra cui il Forte A'arif costruito sulla roccia antistante la città.
Sistemazione in Hotel in BB e pranzo a picnic in corso di viaggio
13°, 14° e 15° giorno: JUBBAH - il DESERTO DEL NEFUD - AL ULA
Dopo colazione partenza per il deserto del Nefud (dall'arabo
"grande duna sabbiosa") è un vasto ed antico deserto di sabbia di
colore rossastro di circa 74.000 km2. Recentemente sono state trovate
impronte di animali ed umane -vicino ad un lago inaridito- che risalgono
a 120mila anni fa, forse il più antico indizio della presenza umana
nella zona. Arduo da percorrere per gli stessi beduini che lo
attraversavano solo nella direttrice N-S, reca antiche testimonianze
della cultura preislamica dei Thamud.
Nel deserto del Nefud, costruita nel bacino di un lago preistorico, si trova il sito di arte rupestre ed la città di Jubbah.
L'antichissimo lago faceva parte di una rete di sorgenti d'acqua dolce e
si è prosciugato a causa dei profondi cambiamenti climatici che hanno
interessato l'area a partire dal V° millennio a.C. (oggi il fondale del
paleolago si trova circa 100 metri al di sotto delle dune). La sua oasi è
protetta dal monte Jabal Umm Sinman, che bloccando il vento, impedisce
che si formino dune ad est. Sul monte si trova uno tra i siti di arte
rupestre più importanti dell'Arabia Saudita con innumerevoli incisioni
rappresentanti figure umane ma anche orici, bufali, cavalli, leoni e
struzzi che testimoniano la presenza umana fin dalle epoche più remote,
si stima fino a 10.000 anni fa. Sono stati rinvenuti nell'area anche
strumenti litici di pari epoca e nonostante il successivo processo di
inaridimento della regione e di desertificazione, Jubbah, che si trovava
in una posizione strategica nella via dell'incenso, rimase un punto di
incontro e passaggio per i commercianti e per le carovane (la strada a
nord della città ricalca un'antica pista carovaniera).
Attraversiamo
il deserto del Nefud, contornando spettacolari formazioni di arenaria
per raggiungere la valle dove si trova l'antichissima oasi di Al Ula,
abitata fin dall'età del bronzo e dove una recente scoperta archeologica
ha rilevato la presenza di cani addomesticati già tra il 4.200 ed il
4.000 a.C.
Dal 1.000 al 500 a.C. Al Ula era controllata dal Regno di Lihyan, uno dei più antichi regni d'Arabia assieme a quello di Dadan.
Nella capitale del Regno di Dadan,
adiacente ad Al Ula, è stata trovata un'imponente necropoli le cui
tombe (fori di forma quadrata) sono state scavate a diverse altezze nel
fianco della montagna antistante la città, in particolare due sono le
tombe decorate con leoni scolpiti, a testimonianza dell'importanza del
defunto. Al Regno di Lihyan succedettero i Nabatei nell'epoca successiva
(dal 500 a.C. al 106 d.C.) che lì installarono il loro avamposto più
meridionale.
La città di Al Ula, fondata nel VI° secolo a.C.
con case in mattoni in fango e pietra si trovava in posizione strategica
sulla via dell'incenso, la rotta che seguiva il commercio di articoli
quali appunto l'incenso originario dello Yemen, le spezie ed altri
prodotti di pregio. I Nabatei, quando si stanziarono nelle aree che
dalla Siria conducono alla Penisola Araba e dall'Eufrate al Mar Rosso,
fecero di Petra -in Giordania- la loro capitale del nord e di Mada'in
Saleh (prima denominata Hegra) la capitale del sud, a 20 Km da Al Ula.
Hegra, conosciuta anche con il nome di Mada'in Saleh (il villaggio di Saleh) o Al-Hijr, patrimonio UNESCO, rappresenta una delle maggiori testimonianze della civiltà nabatea e viene menzionata nei testi religiosi.
Le
tombe monumentali scolpite nei massicci di arenaria della zona sono
oltre 100 tra cui la quasi totalità decorate con maestose facciate, la
più piccola misura 2,7 metri e la più grande 21,5 m.
La roccia
veniva sempre incisa dall'alto verso il basso e le tombe riservate alla
nobiltà dell'antica città, per questo la facciata era rivolta in quella
direzione. Dotata di riserve idriche sotterranee -l'acqua si trovava a
circa 10 metri di profondità- grazie ai rilievi circostanti che facevano
scorrere le acque piovane nell’adiacente pianura e di sistemi di
drenaggio per convogliare le acque nei pozzi, Mada'in Saleh rimase
frequentata per secoli anche dopo che, nel 106 d.C., il regno nabateo fu
conquistato dall'imperatore Traiano e integrato nell'impero romano come
provincia d'Arabia.
Completeremo la visita di questa vasta area con la curiosa formazione rocciosa -modellata dall'erosione dei venti- "Elephant Rock" (anche denominata Jabal AlFil).
Sistemazioni: 1 giorno in campeggio in FB e 2 giorni in Hotel in DBB e pranzi a picnic in corso di viaggio
16° giorno: YANBU'AL BAHR - MAR ROSSO
Raggiungiamo in giornata la costa del Mar Rosso per sostare la notte a Yanbu.
Una breve visita all'area storica intorno al porto: la città vecchia si
trovava nella rotta delle spezie dove, tra alcuni edifici in pietra
corallina tanto fatiscenti quanto suggestivi, è vissuto per circa un
anno l'ufficiale britannico Lawrence d'Arabia tra il 1915 ed il 1916. La
sua casa, recentemente restaurata, era stata lasciata in rovina dai
locali che la ritenevano infestata dai fantasmi.
Sistemazione in Hotel in DBB e pranzo a picnic in corso di viaggio
17° giorno: JEDDAH
Partenza da Yandu per raggiungere Jeddah situata nel cuore del Mar Rosso, moderna città la cui origine risale all'epoca pre-islamica.
Sistemazione in Hotel in BB e pranzo a picnic in corso di viaggio
18° giorno: FLY OUT
Volo di rientro per l'Italia in concomitanza del tempo necessario per effettuare il test antigenico.
2022 - QUOTAZIONE INDIVIDUALE:
- € 5.300 minimo 9 partecipanti
- Supplemento Singola da pagare in loco (circa € 500)
Nessuna tassa d'iscrizione
Nessun supplemento singola per la tenda
Forniamo gratuitamente la tenda singola per chi condivide la camera doppia
La quotazione in Euro è indicativa, in quanto soggetta alle eventuali variazioni del cambio
La quotazione comprende:
Accoglienza all'aeroporto il 1°giorno
Sistemazioni in Hotel a Riyadh e Jeddah in BB come da programma (3 notti)
Sistemazioni in Hotel a Hail, nell'area di Al Ula e Yanbu in DBB come da programma (4 notti)
Tutte le cene e i pranzi a picnic in corso di viaggio ad eccezione di Riyadh e Jeddah
Sistemazione in campeggio in FB come da programma (10 notti)
Veicoli 4x4 fuoristrada attrezzati per tutto il viaggio (3 passeggeri + 1 Guida/Autista)
Tutta l'attrezzatura per l'allestimento dei campi (escluso sacco a pelo, cuscino e asciugamani)
Assistenza per effettuare l'eventuale Test Covid19 a fine viaggio
Trasferimento e assistenza all'aeroporto per il volo di rientro
Guida Michele Dutto
La quotazione NON comprende:
Il visto consolare
I voli internazionali e le tasse aeroportuali (€ 500/600)
Le cene e i pranzi a Riyadh e Jeddah
Gli Hotel nelle eventuali giornate aggiuntive a Riyadh e Jeddah
Gli ingressi alle aree protette (€ 100/150)
Le attività facoltative
Tutte le bevande, le mance e gli extra personali in genere
Assicurazione sanitaria (obbligatoria) e annullamento viaggio (facoltativa)
Il Test Covid19 eventuale per l'ingresso e l’uscita in Arabia Saudita
Quanto non espressamente indicato ne “la quota comprende”.
Sono previste
giornate libere aggiuntive (da richiedere con preavviso) per chi
volesse visitare in modo accurato le città di RIYADH e di JEDDAH.
RIYADHFORTE MASMAK:
ha avuto una parte importante nelle vicende storiche del Paese: è stato
infatti nel 1902 che Re Abdulaziz Al Saud organizzò la leggendaria
riconquista di Riyadh con un audace marcia notturna accompagnato da 40
seguaci per prendere possesso del Forte Masmak -che proteggeva l’antica
città- reinsediare il regno degli Al Saud e riconquistare il regno dei
suoi antenati. Questo evento leggendario segna l’inizio del processo di
unificazione dell’attuale Regno dell’Arabia Saudita e re Abdulaziz Al
Saud ne è considerato il fondatore.
DIRIYAH: città proclamata
Patrimonio UNESCO nel 2010, fu fondata nel IV° secolo e divenne presto
crocevia di mercanti e pellegrini grazie alla sua posizione all'interno
dell'oasi del wadi Hanifa. Nel 1744 nella città venne creato il primo
Stato Saudita, nato dall'alleanza tra il Principe M. bin Saud
(governatore della città) e M. bin Abdul Wahhab (un sapiente e
riformista musulmano), che riunirono l'interno della penisola sotto
l'emirato di Diriyah, sostenendo un ritorno all'Islam delle origini in
un'unica entità politica e religiosa.
Quando l'Emirato conquistò
l'area dell'attuale Kuwait, l'Oman settentrionale nonchè La Mecca e
Medina, iniziò la guerra ottomano-saudita, conclusasi nel 1818 con la
vittoria dei Turchi e la distruzione di Diriyah, resa inabitabile (i
pozzi vennero rovinati e le palme da dattero sradicate).
Oggi nella
città -attualmente in fase di ristrutturazione- sono visibili i resti
delle antiche case fatte in mattoni di fango nella maggior parte,
decorazioni in disegni geometrici, il palazzo ed il forte.
MUSEO NAZIONALE:
espone -in una struttura moderna e ricca di artefatti- secoli di storia
della penisola araba, dalla preistoria ai giorni nostri.
PALAZZO DI MURABBA:
si trova all'interno dell'omonimo quartiere dove sorgono edifici
storici e fu la residenza del Re Abdulaziz dal 1938 fino alla sua morte,
nel 1953. Le stanze sorgono attorno ad un ventilato cortile centrale ed
all'interno si possono trovare cimeli ed oggetti di pregevole interesse
storico.
JEDDAHCITTA' VECCHIA:
la città vecchia di Jeddah o centro storico con il suo quartiere di Al
Balad (Patrimonio UNESCO dal 2014) include diversi monumenti e palazzi
storici di interesse archeologico: crocevia di culture mediorientali,
europee ed asiatiche ha beneficiato per secoli di interazioni e scambi
culturali che hanno visto fiorire uno stile architettonico tradizionale
unico. Alcune dimore storiche sono state trasformate in museo e tra
queste la casa di Omar Nassif, un ricco mercante del 1800 dove poi è
vissuto anche il primo monarca saudita.
SOUQ: una passeggiata
tra le stradine dei SOUQ più antichi dove scoprire colori e profumi
delle spezie e dei prodotti locali unitamente a pregevoli articoli
artigianali espressione di una cultura antica e variegata.
INFORMAZIONI UTILISistemazione:
il viaggio viene programmato sulla base di sistemazioni in campeggio
nel deserto del Rub’ Al-Khali. Le sistemazioni alberghiere nel Nord del
Paese verranno gestite a seconda della disponibilità.Mezzi di trasporto: Veicoli fuoristrada per tutto il viaggio da 3 passeggeri + Autista. Ogni passeggero ha il proprio posto finestrino.
Il bagaglio: deve essere limitato ad un massimo di 15 kg e SOLO borsoni morbidi (anche con ruote).
Mance: anche in Arabia Saudita è una consuetudine comune, viene dunque attesa nei ristoranti e negli hotel
Formalità: visto consolare per i cittadini italiani con passaporto individuale valido per almeno 6 mesi dalla data di partenza.
Disposizioni Sanitarie: Nessuna profilassi obbligatoria, raccomandiamo comunque di rivolgersi alla propria ASL per informazioni dettagliate.
N.B.:
L'itinerario potrà essere effettuato in senso inverso. Se la situazione
lo rendesse necessario, eventuali cambiamenti potranno essere apportati
sul posto dalla guida.
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