7° e 8° giorno: GADOUFAUA - FALESIA DI TIGUIDIT - ERG DEL TÉNÉRÉ
Partenza
di prima mattina da Agadez alla volta della regione di Gadoufaua (circa
100 Km di lunghezza): in Niger sono stati scoperti i più grandi cimiteri di fossili dell’Africa e alcuni fra i più importanti del mondo. Visita al « cimitero dei dinosauri »,
dove si potranno ammirare i resti delle ossa di dinosauri che il vento,
spostando la sabbia, scopre e ricopre continuamente. Possibili incontri
coi nomadi ai vari pozzi che punteggiano il lungo oued al sud della
falesia di Tiguidit.
Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
9°, 10° e 11° giorno: ALBERO DEL TÉNÉRÉ - FALESIA DELL’ AGRAM -OASI DI FACHI - FALESIA DEL KAOUAR - OASI DI BILMA
L’arbre du Ténéré è un
crocevia di piste carovaniere segnalato da un alto traliccio in ferro
con diramazioni laterali eretto in sostituzione della leggendaria acacia
centenaria il cui tronco è oggi esposto al museo di Niamey. Lungo le piste numerosi sono i paleosuoli dove è possibile trovare freccette, asce, pestelli, macine e altri oggetti litici testimonianza di civiltà vissute in Niger migliaia di anni or sono.
Circondata da palme e grandi acacie, l’oasi di Fachi è caratterizzata
dalla tipica struttura nello stile dello ksar berbero; le mura che la
contornano racchiudono case in terra cruda addossate le une alle altre
in un intricato dedalo di vicoletti. Il forte oramai abbandonato veniva
usato come rifugio: all’interno il pozzo ed i granai giganti permettevano alla popolazione che lì si rifugiava di resistere agli attacchi per svariato tempo. La parte antica della città è disabitata, con l’eccezione
di una o due famiglie, ma i resti delle case a due piani con i loro
muri spessi che creavano ombra e frescura ed i tetti fatti con il tronco
della palma nonché le “panche” in
argilla dove si sedevano i passanti, fanno immaginare un delizioso
villaggio dove la vita scorreva serena. Escursione alle saline situate
nelle vicinanze.
Giornate dedicate
alla ricerca delle carovane del sale tra le bellissime dune dello
spettacolare Erg di Bilma. La carovana.. decine di cammelli in fila guidati da un capo carovana Tuareg che li conduce lungo la pista di sabbia percorrono in un giorno anche 30 chilometri, l’andamento è lento
e silenzioso ma inarrestabile. Anche il primo cammello ha memorizzato
il percorso e talvolta conduce a piccoli tratti la carovana, il vento di
sabbia non lo infastidisce, un doppio strato di lunghe ciglia
proteggono i suoi occhi e le narici si chiudono per evitare di
respirarla.I cammelli uno ad uno vengono fatti accucciare in modo che
non possano muoversi mentre il prezioso carico viene legato alla loro
imbragatura .. bramiterano rumorosi ma poi si rialzano e sono obbedienti
al loro padrone.
Arrivo
a Bilma, antichissima oasi conosciuta per le sue saline, piccoli
crateri scavati nella terra, ciascuno con dei colori insolitamente
vivaci che variano dal rosso porpora al giallo ocra: qui il sale si
cristallizza alla superficie. Le saline sono di proprietà delle
famiglie che abitano a Bilma e che ogni giorno, nel periodo novembre e
dicembre, si recano nel loro appezzamento per estrarlo e per prepararlo
alla vendita, anche stoccandolo per le carovane che partono nei mesi
successivi. Il sale estratto é sminuzzato e prodotto in piccoli pani o in forme conoidali (con tanto di “marchio” del produttore) e viene venduto o barattato alle carovane;
in piccolissima parte viene prodotto anche il sale bianco, per uso
alimentare umano, che impiega circa un mese per rifarsi e che viene
messo in sacchi.
Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
12° e 13° giorno: SEGUEDINE - CHIRFA - DJADO
Proseguendo
verso nord, si costeggia la falesia del Kaouar, che corre per circa
cento chilometri dal Grand Erg di Bilma fino all’altipiano del Djado.
Sosta alle saline di Seguedine importante crocevia carovaniera per
l’Algeria, la Libia e il Tchad segnalate con le famose “balise” della
Mission Berliet del 1959-1960. Ai piedi della falesia sorge la città
fortificata del Djado come un’immenso termitaio che l’acqua e il vento
ha modellato. Appolaiata su una rocca domina il deserto del Ténéré e
racconta il ricco passato medievale di fiorenti città carovaniere,
centri di traffici tra l’Africa nera e il Mediterraneo. I fortini sono i
primi elementi architettonici realizzati in pietra a secco e argilla in
questa zona, trovati anche a Tichitt Walat in Mauritania e
simboleggiano le prime civiltà organizzate durante il periodo di
essiccazione del Sahara: Garamante, Libico-Berbero, Toubou e altri
gruppi di popolazione nera. Non vi é alcuna certezza su chi fossero i
fondatori dell’insediamento, ma ad un certo punto il popolo Kanouri lo
occupò, essendo gli ultimi abitanti dell’oasi. Oggi l’area è dominata
dal popplo Toubou, che si occupa dei giardini di palme.
Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
14° giorno: DESERTO DEL TÉNÉRÉ - ERG BRUSSET - ARAKAO
Il Ténéré, in lingua tuareg, è ciò che non esiste.... E' l'ultima propaggine dell'immenso Sahara, più di
800 km di sabbia, ora piatto ora con dune, spazi che sembrano non avere
mai fine, dove inevitabilmente si perde la percezione dello spazio
vitale.
All’orizzonte l’Adrar Madet una montagna rocciosa nel bel mezzo del deserto del Ténéré è sempre stata un’importante riferimento per le carovane del sale provenienti dal Massiccio dell’Aïr in direzione di Fachi.
I lunghi cordoni dell' Erg Brusset ci guidano per raggiungere il cratere di Arakao. In lingua tuareg " Tcin Taburak ", è la
chela del granchio, un anfiteatro di roccia che racchiude come in uno
stretto abbraccio (la chela) un lungo cordone di dune che si è ammassato e si innalzato sul fondo della parete rocciosa della chela, creando una delle più alte dune del Ténéré. Nei dintorni, con una breve passeggiata nell’uadi circostante, si può raggiungere un sito con incisioni rupestri e una guelta di acqua piovana.
Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
15° e 16° giorno: ZAGADO - TIMIA - MASSICCIO DELL’AIR
La valle dello Zagado un tempo famosa per la presenza degli ultimi struzzi esistenti nell’area, ci permette di entrare tra le montagne dell’Air lungo il letto di questo grande fiume in secca. Oggi si presenta come una lunghissima e grande lingua di sabbia dorata
interrotta a volte dalla presenza di enormi acacie resistenti a questo
clima torrido grazie alle sue lunghe radici che le permettono di pescare
l’acqua a 5 volte l’altezza dell’albero ed esattamente dove in profondità scorre l’antico fiume.
Scalinando le aspre montagne rocciose dell’Air raggiungiamo Timia, oasi verde e fresca abitata da circa 7000 Tuareg della tribù Kel Oui, posta in una bellissima valle nel cuore dell’Aïr. La presenza di catene montuose e di una falda ricca d’acqua a poca profondità hanno
creato un ambiente favorevole al giardinaggio: caratteristici sono i
rigogliosi orti, giardini e frutteti (un tripudio di melograni,
pompelmi, uva, arance) che irrigati permanentemente producono verdure,
frutta e cereali venduti ai mercati. Sono circa 300 le famiglie che
hanno un giardino di proprietà,
e poi ci sono i proprietari delle palme da dattero nella palmerie, che a
Settembre, dopo la stagione delle piogge, raccolgono i loro frutti
per farli seccare e vendere ad Agadez in cambio di tessuti e altri beni
oppure si recano a Bilma per cambiarli con il natron, il sale per gli
animali. La popolazione è dedita
a tre mestieri: giardiniere, cammelliere o allevatore (capre, buoi e
cammelli). I bambini sono numerosissimi e sbucano incuriositi e
intimoriti da ogni dove, alla scuola apprendono il francese dagli
insegnati Haussa, i pochi che qui si sono fermati. Visita alla cascata
di Aguelman, che ha scavato e modellato le scure pareti di roccia
creando morbide curve come in un’opera d’arte.
Seguendo i letti dei fiumi in secca attraversiamo veramente da est a ovest il Massiccio dell’Air in tutta la sua imponenza e bellezza: incontri in queste zone più remote gruppi di Tuareg che vivono in uno stato di seminomadismo.
Pranzi a pic-nic lungo il percorso. Cene e sistemazioni al campo.
17° giorno: DABOUS - AGADEZ
Lungo il percorco sosta e visita del sito di arte rupestre del Dabous, uno dei più straordinari
di tutto il Sahara, dove, circa 7.000 anni fa, sono state scolpite in
una parete inclinata due enormi giraffe di dimensione naturale, la più alta delle quali misura 5,4 metri. Le due giraffe, si suppone un grande maschio vicino alla femmina più piccola, sono magnifiche per realismo e tecnica di esecuzione, con l’utilizzo
di diverse tecniche di produzione tra cui raschiatura, levigatura e
incisione profonda dei contorni. Oltre alle giraffe, sono presenti
struzzi, antilopi, rinoceronti,.. etc ed in tutta l’area sono state rilevate oltre 800 raffigurazioni.
Rientriamo
ad Agadez e tempo permettendo, visita al mercato: movimentato e ricco
di oggetti artigianali si possono trovare le famose “croci di Agadez”, gioielli cesellati in argento di forme diverse a seconda dell’oasi di provenienza.
Sistemazione in Hotel in BB. Pranzo e cena liberi.
18° giorno: VOLO AGADEZ - NIAMEY
Trasferimento
in volo da Agadez a Niamey. Arrivo all'aeroporto di Niamey e
trasferimento in pulmino all'hotel. Nel pomeriggio visita della città, museo e mercato dell'artigianato. L’origine di Niamey è incerta: villaggio di pescatori Songhai per alcuni, villaggio di agricoltori Fulani e Maouri per altri. Si dice che il nome derivi da un albero “Niame pour Nia” che in Djerma significa “la riva dove l’acqua è presa” Per via della sua posizione, lontana dalle più importanti
piste commerciali, fu ignorata da grandi esploratori come Heinrich
Barth, che pur si fermarono ad esplorare altre zone del paese.
Inizialmente scelta come capoluogo amministrativo dalla Francia nel 1903
per la sua vicinanza con il fiume Niger ed il grande mercato che si
trovava nelle prossimità, rimase in secondo piano rispetto alla più centrale Zinder dal 1911 al 1926, quando divenne definitivamente la capitale. Ha conosciuto il suo sviluppo negli anni ’40 ed è oggi Capitale popolosa e multietnica con una parte amministrativa e residenziale separata dal centro città dedicato al commercio. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio.
Sistemazione in Hotel in BB. Pranzo e cena liberi.
19° giorno: NIAMEY
Mattinata
dedicata all'escursione in "pinasse" sul fiume Niger con la visita dei
villaggi e l'incontro con la gente. Pomeriggio libero e in tarda serata,
trasferimento in aeroporto e partenza con volo di rientro per l'Italia.
Sistemazione in Hotel in Day Use. Pranzo e cena liberi.
20° giorno: VOLO NIAMEY - ITALIA
Arrivo in giornata in Italia.
Per ragioni organizzative l'itinerario potrà essere
modificato o effettuato in senso inverso. Se la situazione lo rendesse
necessario, altri cambiamenti potranno essere apportati in loco dalla
nostra guida. La presenza della scorta militare potrebbe creare ritardi o
modifiche al viaggio. Il viaggio permette l’adesione solo a viaggiatori esperti.
2023 - QUOTAZIONE INDIVIDUALE IN DOPPIA:....ancora da definire....
- € ..... minimo 8 partecipanti
- € ..... minimo 6 partecipanti
- Supplemento Camera Singola: € ....
Nessuna tassa d'iscrizione
Nessun supplemento singola per la tenda
Forniamo gratuitamente la tenda singola per chi condivide la camera doppia
La quotazione comprende:
Accoglienza all’aeroporto di Niamey dal personale parlante francese
Accoglienza all'aeroporto di Agadez da Michele Dutto
Trasferimenti da e per gli aeroporti
Sistemazioni in Hotel 3 notti a Niamey in BB il 1° e il 18° giorno e in Day Use il 19° giorno
Sistemazioni in Hotel 2 notti ad Agadez in BB il 2° ed il 13° giorno
Veicoli fuoristrada durante il tour alla festa Gerewol e la spedizione nel deserto del Ténéré (3 passeggeri + autista su ogni vettura)
Trattamento di pensione completa durante il tour alla festa Gerewol e la spedizione nel deserto del Ténéré (da Agadez ad Agadez), ad eccezione dei pranzi e le cene ad Agadez e Niamey.
Tutto il materiale da campeggio, eccetto il sacco a pelo, gli asciugamani e il cuscino
La scorta della Garde Nationale
Permessi per viaggiare
Guida italiana (Michele Dutto) durante il tour alla festa Gerewol e la spedizione nel deserto del Ténéré (da Agadez ad Agadez)
Assistenza con personale parlante francese a Niamey.
La quotazione NON comprende:
I voli internazionali e le tasse aeroportuali (circa € .... tasse incluse)
I voli nazionali Niamey-Agadez e Agadez-Niamey e le tasse aeroportuali (circa € ..... tasse incluse)
Tutti i pranzi e le cene a Niamey ed Agadez
Gli ingressi e le visite alle aree protette e ai siti archeologici
Tutte le bevande
Mance per guide, autisti, staff e hotels
Visto d’ingresso (circa Euro .... + spese di agenzia).
Assicurazione sanitaria (obbligatoria) e annullamento viaggio (facoltativa)
quanto non espressamente citato ne “la quota comprende”