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MALAWI E MOZAMBICO: DAL NYIKA PLATEAU A ILHA DE MOZAMBIQUE

Durata: 21 giorni dall'Italia - 18 notti in loco
Sistemazioni: Guesthouse/hotel/lodge e camping
Trasporto: 4 x 4 fuoristrada


Il viaggio:


1° giorno: VOLO DALL’ITALIA

2° giorno: LILONGWE
Arrivo all’aeroporto, incontro la guida e gli altri partecipanti, trasferimento in Hotel. Lilongwe, capitale del Malawi, è un importante centro commerciale nella regione centrale del Malawi nonché la città più grande del Paese. Si trova a 1067 metri sul livello del mare lungo l’omonimo fiume, tributario del lago Malawi da cui dista un centinaio di chilometri.
Esistita per secoli come un villaggio di pescatori, durante il dominio Coloniale Britannico da piccolo insediamento divenne un centro amministrativo. Formalmente la sua fondazione come postazione commerciale risale al 1906 ed è stata ufficialmente riconosciuta come città nel 1947. Scelta come capitale nel 1964, lo divenne formalmente solo nel 1975 in quanto non disponeva delle necessarie infrastrutture.
Da quando è diventata capitale -grazie all’allora leader politico H.K. Banda, primo Presidente del Paese nato a nord della città- ha subito una crescita accelerata, sia dal punto di vista demografico che topografico.
Le principali attività commerciali della città sono legate all’area agricolo-allevatrice (tabacco, arachidi, cereali e ricchi pascoli per il bestiame bovino) mentre le attività industriali si limitano alla manifattura del tabacco ed agli stabilimenti tessili.
Lilongwe è divisa in due parti ed il centro storico, con le sembianze ed il trambusto di un insediamento tradizionale africano, è nettamente separato dalla parte nuova che ospita sedi di Istituzioni governative, hotel ed ambasciate e si è sviluppato urbanisticamente come le città più moderne.  Pernottamento in Hotel/Guesthouse in BB. Pranzo e cena liberi.

3°giorno: MZUZU
Partenza di primo mattino per un attraversare la parte centrale del Malawi in direzione Nord. Lungo il tragitto passeremo la foresta di Viphya, a sud della città di Mzuzu, la più grande foresta artificiale in Africa e che contiene anche la terza foresta pluviale più grande del mondo. Una piccola parte è ancora quella originale, l’antica, punteggiata da piante nobili dal legno pregiato, come il cedro, l’ebano, il mogano; il resto è nuova, sono le piantagioni di pini e di eucaliptus volute dal governo: un manto verde esteso per 45mila ettari impiantato negli anni ’50 con l’idea di dar vita ad un grandioso progetto per esportare polpa di cellulosa da carta: è rimasto un progetto in quanto a causa di una recessione economica la cartiera non fu mai costruita. Negli ultimi anni poi la foresta si è deteriorata poiché sono stati raccolti più alberi che piantati ed il territorio è stato devastato dagli incendi. Mzuzu, sede di un’importante università che ha prodotto una forza lavoro altamente qualificata, è la terza città per popolazione del Malawi (oltre ai residenti la città conta circa 20.000 studenti pendolari). Fu sviluppata intorno alla Tung Oil Estate della Commonwealth Development Corporation nel 1947 e ricevette lo status di città nel 1985. Il nome deriva da una falsa pronuncia della parola "Vizuzu" da parte dei coloni bianchi (Vizuzu sono piante che crescono lungo il fiume Lunyangwa). La città è specializzata nella coltivazione del tè -riconosciuto come uno dei migliori al mondo-, della gomma e del caffè (il famoso caffè Mzuzu viene elaborato qui). Pranzo a picnic. Sistemazione in lodge/hotel e cena libera al ristorante.

4° e 5° giorno: PARCO NAZIONALE NYIKA
Ci spostiamo più a nord di Mzuzu, nell’altipiano di Nyika, istituito a Parco Nazionale ed esteso anche alla confinante Zambia, una delle parti più fredde del Malawi con temperature moderate in estate ma ma spesso sotto zero nelle notti invernali e soggetta a venti violenti. E’ il più grande Parco del Malawi con un’area di non meno di 3200 km2 e il suo ambiente non assomiglia a nessun altro in tutta l'Africa. Il nome, Nyika, significa "da dove viene l'acqua" ed è, infatti, uno dei più importanti bacini idrografici del Malawi. Il paesaggio è dolcemente ondulato e le praterie di Nyika sono intervallate da isolate foreste indigene e piantagioni di pini ed eucalipti esotici. La vegetazione montana (in media 2000 metri di altitudine) attira un gran numero di antilopi: dal minuscolo duiker, all’eland ed alla roana; le zebre sono comuni. Il parco ha una delle più alte densità di leopardi dell'Africa centrale e ci sono un certo numero di specie di piccoli mammiferi come il facocero e il bushpig, raramente sono stati avvistati leoni e gli elefanti sull’altopiano. Per il birdwatcher, il parco ha molto da offrire: sono state registrate oltre 400 specie, alcune rare, tra cui il francolino dalle ali rosse, endemico di Nyika. Pranzi picnic. Pernottamenti e cene in lodge.

6° e 7° giorno: KARONGA - LIVINGSTONIA - MZUZU
Ci spostiamo nella parte più settentrionale del Paese per raggiungere, attraverso una pista di colore rosso lungo la quale si possono trovare piccoli e vivaci mercati dove i locali espongono le loro mercanzie. Sosta a Karonga, situata sulla sponda occidentale del Lago Nyasa con una storia interessante ma turbolenta come centro per il famigerato commercio di schiavi del diaciannovesimo secolo. Nel 1877 Karonga era la roccaforte di Mlozi, un famoso schiavista arabo. Nel 1883 fu aperta una stazione commerciale britannica, che costituiva la base della città moderna. L'esploratore britannico Sir Harry Johnston acquistò il posto nel 1895 e pose fine al commercio di schiavi sulla riva occidentale del lago Nyasa. A questo punto Karonga divenne un importante centro commerciale e agricolo ed ora è il sito di un museo incentrato sulla sua storia culturale e sui recenti ritrovamenti archeologici di ossa di dinosauro ed ominidi. Karonga infatti detiene l'orgoglioso titolo di "distretto fossile" del Malawi in quanto a pochi km dalla città è stato scoperto un sito preistorico contenente i resti dei primi dinosauri -che vivevano tra 100 milioni e 140 milioni di anni fa- e dei primi ominidi che si ritiene abbiano vissuto tra un milione e 6 milioni di anni fa. In termini di preistoria più recente, Karonga ha un'abbondanza di materiali archeologici del Pleistocene e dell’Olocene. Il Centro culturale e museale di Karonga è l'attrazione più popolare della città. È la casa del Malawisaurus (lucertola del Malawi), una copia di scheletro di dinosauro fossilizzato (9,1 m di lunghezza e alto 4,3 m) trovato a 45 chilometri a sud della città. Una pista a tornanti ci conduce in cima all’altopiano alla cittadina di Livingstonia, fondata nel 1894 dai missionari della Free Church of Scotland ed in particolare dal Dott. Robert Laws, discepolo di David Livingstone, che istituì la migliore scuola del tempo per l’intera regione, tanto che i diplomati di Livingstonia divennero influenti in diversi Paesi vicini. I missionari avevano stabilito una missione nel 1875 a Cape Maclear, che chiamarono Livingstonia dopo David Livingstone, la cui morte nel 1873 aveva riacceso il sostegno britannico alle missioni nell'Africa orientale. La missione era legata alla Livingstonia Central Africa Company, costituita come attività commerciale nel 1877. Nel 1881 Cape Maclear si era dimostrato estremamente malarico e la missione si spostò a nord verso Bandawe. Anche questo sito si è rivelato malsano e la Missione di Livingstonia si è trasferita ancora una volta nei terreni più alti tra il Lago Malawi e l'Altopiano di Nyika. Questo nuovo sito ha avuto molto successo perché Livingstonia si trova in montagna (900 m) e quindi non è soggetto a zanzare portatrici di malaria. La stazione di missione si è sviluppata gradualmente in una piccola città le cui case sono caratteristiche in quanto perlopiù costruite con mattoni rossi. Questa ed altre missioni furono create nella zona anche per portare la religione cristiana nella regione e combattere il diffuso fenomeno dello schiavismo (le imbarcazioni cariche di schiavi attraversavano il lago dirette in Mozambico), che si prolungò fino al 1881.
Pranzi a picnic.
Pernottamento e cena in lodge il 6°giorno.
Pernottamento in lodge/hotel e cena libera al ristorante il 7° giorno.

8° e 9° giorno: LAGO MALAWI
Proseguiamo in direzione sud costeggiando il lago, fino a raggiungere, il giorno successivo, la penisola di Nankumba, che si trova sulla sponda meridionale del Lago Malawi o Nyassa (“lago” nella lingua locale) ed il Cape Maclear Nature Reserve, così nominato nel 1859 da David Livingstone, missionario ed esploratore, in onore dell’amico Thomas Maclear, Astronomo di Sua Maestà al Capo di Buona Speranza. Cape Maclear e le sue isole, foreste e baie sono state dichiarate Parco Nazionale nel 1980, creando il Lake Malawi National Park, il primo parco nazionale di acqua dolce al mondo, con un ecosistema straordinario che gli ha valso il titolo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1984.
In ordine di grandezza è il terzo lago d’Africa (dopo il lago Vittorio ed il Tanganika) ed il nono più grande al mondo: per questo quando ci si avvicina, si ha l’impressione di aver raggiunto il mare e non un lago. E’ lungo 560 km, largo 75 e profondo circa 700 m e nelle sue acque cristalline ci sono circa 1000 specie diverse di pesci -tra cui molte endemiche- mentre nelle sue rive sono presenti babbuini, antilopi ed una grande varietà di avifauna tra cui l’aquila pescatrice ed i cormorani.
Sembra che in epoca coloniale il lago venisse soprannominato “lago-calendario” in quanto la sua lunghezza in miglia (365) coincide con il numero di giorni dell’anno e la sua larghezza (52 miglia) con le settimane dell’anno.
Pranzi a picnic. Pernottamenti e cene in lodge.

10° e 11° giorno: LIWONDE N.P.
Partenza di primo mattino in direzione sud per il Liwonde National Park.
Nonostante le dimensioni del Liwonde National Park non arrivino ai 600 km2, oggi è uno dei Parchi più popolari del Malawi con una fauna selvatica che comprende un numero elevato di elefanti, ippopotami e coccodrilli nonchè antilopi, leopardi e iene. Le foreste, le pianure alluvionali ed il fiume attirano aquile pescatrici e svariate specie di uccelli (oltre 400). Fino al 2015 le sue risorse sono state trascurate ed i confini non protetti efficacemente hanno favorito il bracconaggio e la deforestazione. Poi African Parks (un’organizzazione che gestisce Parchi nazionali ed aree protette in tutta l’Africa) ne ha assunto la direzione e le cose sono cambiate velocemente: è stata costruita una nuova recinzione perimetrale di 117 km, sono state rimosse trappole e reintrodotti animali come il ghepardo e soprattutto è iniziato uno stretto controllo del territorio. Recentemente poi c’è stata una delle più grandi traslocazioni di elefanti della storia: oltre 500  pachidermi spostati dal Liwonde National Park e dalla Riserva Majete -in circa due anni- alla riserva di Nkhotakota, a 320 km di distanza. Un’operazione colossale durata circa due anni per ripopolare questa riserva del Malawi, dopo che i cacciatori d’avorio avevano ridotto notevolmente il numero dei pachidermi presenti (dei 1500 esemplari presenti negli anni ’70 ne erano rimasti solo un centinaio).
Il Principe Harry è entrato a far parte di African Parks, lavorando a questo progetto per tre settimane a fianco di veterinari, volontari ed esperti del settore.
Pranzi a picnic. Pernottamenti e cene in lodge.

Dal 12° al 16° giorno: PASSAGGIO IN MOZAMBICO - LA RISERVA DEL NIASSA
Passata la frontiera del Mozambico ci dirigiamo a Cuamba e Marruba dirigendoci verso nord-est attraversando un territorio aspro tra villaggi e foreste di miombo, immense pianure puntellate di alture di rocce ignee, blocchi tondeggianti di graniti raccolti in puzzles dalle forme più svariate, sorta di sculture aliene a movimentare le distese che veloci scorrono alle nostre spalle: qui i turisti sono rari, siamo nella parte più interna e più remota del nord Mozambico. Raggiungiamo la Riserva Nazionale del Niassa o Riserva del Niassa, costituita nel 1960, un’area protetta del Mozambico nella parte settentrionale del paese, al confine con la Tanzania. Il confine è segnato dal fiume Rovuma, il cui maggior affluente, il Lugenda, attraversa la riserva per 360 km. Gran parte della riserva è coperta di boschi di miombo, albero caratterizzato da un colore rosso intenso nel periodo secco che cambia diventando quasi  verde quando inizia l’epoca delle piogge. Il resto è savana aperta con banchi arenosi, inserti di granito, zone umide e due montagne (Mecula e Jodo). Ha un'estensione di 42.400 km2 ed è una delle ultime aree naturali incontaminate non ancora sviluppate in Africa. Questa Riserva infatti, trovandosi nel lontano nord, non è stata intaccata dalle devastazioni della guerra civile durata due decenni come gli altri Parchi del Paese ed il numero degli animali selvatici è rimasto costante. Inoltre la mancanza di barriere con la confinante riserva del Selous in Tanzania, ha permesso la migrazione di animali attraverso il “corridoio di vita selvatica Selous-Niassa”: queste due riserve hanno il potenziale per essere una delle più grandi aree di fauna selvatica trans-frontaliere rimaste nel continente africano.
I portoghesi chiamavano questa regione “la fine del mondo” ed oggi la zona è ancora un’area remota e difficile da raggiungere, facilmente si può proporre come una delle ultime esperienze selvagge in Africa. La fauna selvatica prolifica: oltre 10.000 elefanti ed altrettanti antilopi nere, più di 200 licaoni (specie in pericolo di estinzione), leoni, leopardi, 8 tipi di manguste, più di 300 specie di uccelli, coccodrilli, ippopotami, tre specie endemiche di erbivori: la zebra di Boehm, l’Impala di Johnston ed il Niassa Wildebeest (lo gnu del Niassa). Riprendiamo la pista che ci porterà fino alla splendida costa Mozambicana, riassaporando pian piano il rientro alla “civilità”.
Pranzi a picnic. Pernottamenti e cene in wild camp (campeggi da noi attrezzati). 

17° giorno: PEMBA
Pemba è il capoluogo della provincia di Cabo Delgado. Fondata dai Portoghesi nel 1857 come “Porto Amelia”, in omaggio all’ultima regina portoghese, assunse la nuova denominazione nel 1975, dopo l’indipendenza. La città, la cui parte più antica ospita alcuni edifici con l’impronta dell’architettura coloniale portoghese, è situata su una penisola che protegge naturalmente l’enorme baia, la terza più grande al mondo (dopo Sydney in Australia e Guanabara in Brasile).
Pranzo a picnic. Pernottamento in lodge/hotel. Cena libera al ristorante.

18° e 19° giorno: ILHA DE MOZAMBIQUE
Giungiamo a Ihla de Mozambique (situata a 3 Km dalla terra ferma e unita alla stessa da un ponte), una delle mete più affascinanti del paese e grazie ai suoi edifici storici risalenti perlopiù al periodo compreso tra il XVI e XIX secolo è stata proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1991. La maggior parte degli edifici storici (fortezze, chiese e le abitazioni dei ricchi) si trovano nella parte nord dell’isola nella ‘Città di Pietra’ (Stone town), mentre le abitazioni minori in paglia nel Sud, la cosiddetta ‘Città Makuti’ (che significa appunto paglia), nella parte meridionale.
Ilha de Moçambique è storicamente stata il punto d'incontro di africani, arabi, persiani, cinesi, portoghesi, indiani e olandesi che per secoli hanno convissuto, commerciando e dando vita a un mix di culture e di popolazioni le cui peculiari caratteristiche si riscontrano ancora oggi nell'architettura, nei volti delle persone e nel loro stile di vita. La moschea, la chiesa di S.Antonio e il tempio induista sono i segni tangibili dell'incontro di popoli e fedi. L'Ilha ci accoglie ed è un salto nel passato; la fortezza portoghese, poderosa ed invulnerabile, domina le acque color zaffiro della baia. Chiese in stile goano, palazzi del Seicento e del Settecento, il museo d'arte sacra, la dogana, i giardini e l'ospedale: dovunque i resti metafisici degli splendori di un tempo. Appartata e tutta bianca, proprio a picco sul mare ma sempre difesa dalla cinta muraria, la Igreja de Nossa Senhora do Baluarte, è l'edificio europeo più antico di tutta l'Africa australe (1522). Dimore ombrose dalle spesse mura si affacciano direttamente sul mare con un proprio approdo. All'interno gli antichi magazzini dove venivano spiate spezie, oro, avorio, tessuti e ovviamente schiavi..merci preziose che hanno alimentato per secoli lucrosi guadagni. Nelle vie del borgo, ingentilite dalle fronde di alberi secolari, un tripudio di colori, accesi dalla gamma dei gialli e degli arancioni delle facciate. Stuoli di bambini giocano fra la polvere. Le donne macua, di superba bellezza, sono fasciate nelle loro capulane dai vivaci colori. Antichi mestieri si rinnovano in antiche botteghe: fabbri, falegnami e argentieri. Ilha de Moçambique è tornata a vivere e a sognare. Pernottamenti in Guesthouse/Hotel in BB. Pranzi e cene libere.

20° giorno: NAMPULA - FLY OUT
Prima colazione e trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo.

21° giorno: ARRIVO IN ITALIA

Campsite = Campeggio in area attrezzata con DOCCE e WC
Wild camp = Campeggio in area DA NOI attrezzata



I due giorni di esplorazione alla Riserva Nazionale Niassa vengono da noi offerti (auto - guida/autisti - pasti e sistemazione in wildcamp). A voi competerà il pagamento dell'ingresso del Parco.


2023 - Quotazione servizi a terra minimo 9 e massimo 12 partecipanti

Individuale in camera doppia:  € .....

Supplemento camera singola: extra da pagarsi in loco


Nessun supplemento singola in tenda

Forniamo gratuitamente la tenda singola per chi condivide la camera doppia



La quotazione comprende:

  • Accoglienza all’aeroporto di Lilongwe
  • Nr 5 pernottamenti al campo: 5 campeggi in aree DA NOI attrezzate
  • Nr 13 pernottamenti in guesthouse/hotel/lodge: Lilongwe, Mzuzu, Riserva di Niyka, Lago Malawi, Parco Liwonde, Pemba e Ihla Mozambico
  • Trasporto con vetture fuoristrada (3 passeggeri + autista su ogni auto)
  • Trattamento di pensione completa durante tutto il viaggio ad eccezione di 3 pranzi e 6 cene al ristorante
  • Tutto il materiale da campo, eccetto sacco a pelo, cuscino e asciugamani. Chiediamo il montaggio (facile) della propria   tenda ad igloo
  • Guida: Michele Dutto

La quota dei servizi a terra NON comprende:

  • I voli intercontinentali
  • Nr. 3 pranzi (Lilongwe, Ilha de Mozambique)
  • Nr. 6 cene al ristorante (1 a Lilongwe, 2 a Mzuzu, 1 a Pemba e 2 Ilha de Mozambique)
  • Le attività: museo Karonga (USD 15) e di Livingstonia (USD 15), escursione in barca sul lago Malawi (USD 30), visite all'Ila de Mozambique (USD 10)
  • Gli ingressi ai Parchi: indicativamente USD 10/giorno al Parco Niyka, USD 20/giorno al Parco Liwonde e USD 20/giorno alla Riserva de Niassa
  • Il visto d’ingresso in Malawi (circa USD 80) e Mozambico (circa Euro 80)
  • Le eventuali attività ed escursioni non menzionate nel programma
  • Sacco a pelo, cuscino e asciugamani 
  • L’acqua (in bottiglia) e le altre bevande. 
  • Le mance e gli extra personali in genere
  • Assicurazione: Sanitaria (obbligatoria) e Annullamento Viaggio (facoltativa)
  • Quanto non espressamente citato ne “la quota comprende”

Informazioni utili:


  • Formalità: Mozambico: per i cittadini italiani il passaporto deve avere la validità minima di 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese con minimo due pagine libere. Visto necessario da richiedere prima della partenza allAmbasciata della Repubblica di Mozambico a Roma al costo di circa EURO 80 più spese di agenzia. Il visto non viene rilasciato all'arrivo in frontiera. Malawi: per i cittadini italiani il passaporto deve avere una validità di almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese con minimo due pagine libere. Visto necessario ottenibile allaeroporto di Lilongwe, si paga direttamente in loco al costo di circa USD 80.
  • Disposizioni Sanitarie (Malawi e Mozambico): nessuna vaccinazione obbligatoria. Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatorio per i viaggiatori provenienti (o anche soltanto in transito) da Paesi a rischio di trasmissione della malattia. Per quanto riguarda la malaria, per informazioni dettagliate consigliamo vivamente di rivolgersi alla propria ASL.
  • Le tappe: i trasferimenti sono stati studiati in modo da calibrare tempi di percorrenza e chilometraggio.
  • La tenda in campeggio: i pernottamenti in tenda presuppongono spirito di adattamento, viene richiesto ai partecipanti il montaggio della propria tenda. 
  • Il bagaglio deve essere limitato ad un max di 20 kg e SOLO in borsoni morbidi anche con rotelle. 



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